Alessandro Terracini
(1889-1968)
Nacque a Torino il 19.10.1889 e vi morì il 2.4.1968.
Nel
1907 conseguì la licenza di scuola secondaria al Liceo classico Cavour
di Torino dove ebbe come docente Rodolfo Bettazzi. Frequentò l'Università
di Torino dal 1907 al 1911 avendo come maestri alcuni fra i più illustri
matematici dell'epoca, Corrado Segre, Enrico D'Ovidio,
Gino Fano, Giuseppe Peano, Carlo
Somigliana e Guido Fubini. Subito dopo la laurea divenne assistente alla
cattedra di Geometria proiettiva. Durante la Prima guerra mondiale fu
dapprima soldato semplice a Roma e poi - dopo aver conseguito la libera
docenza - ufficiale del Genio a Gorizia e a Gemona. In questo periodo
propose una variante ad un periscopio e dimostrò una formula che utilizzò
poi per la compilazione delle tavole di tiro. Terminata la guerra, dal
1919 al 1923, fu assistente e incaricato di Analisi algebrica presso l'Università
di Modena. Nell'anno accademico 1923-24 ebbe a Torino l'incarico di Geometria
analitica. Nel 1924 vinse un concorso a cattedra e si trasferì per un
anno a Catania.
Dal 1925 al 1938 fu di nuovo a Torino sulla cattedra di Geometria analitica
(poi Geometria analitica con elementi di proiettiva e descrittiva) e,
per incarico, tenne il corso di Geometria superiore.
Torino 1889 - Torino 1968
Nel 1938 fu costretto ad allontanarsi dall'insegnamento e ad espatriare
in Argentina a causa delle leggi razziali. In quel Paese occupò una cattedra
presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Tucumàn. Nel 1940 fondò,
con Felix Cernuschi, la Revista de Matemàtica y Fisica Teòrica, alla quale
collaborò anche Albert Einstein. Nell'ultimo periodo della sua permanenza,
fu eletto presidente della Uniòn Matemàtica Argentina e, dopo la guerra,
anche della Società italo-argentina. Solo nel 1948 fece ritorno a Torino,
dove insegnò Geometria descrittiva, Geometria superiore e Geometria analitica
con elementi di proiettiva e descrittiva fino al 1962, quando fu collocato
a riposo e nominato professore emerito.
Pubblicò circa 180 lavori, scritti dal 1909 al 1968. Si interessò prevalentemente
di geometria proiettiva differenziale, ma i suoi studi spaziarono in vari
settori: analisi, analisi numerica, algebra, storia delle matematiche.
Scrisse per il trattato di Fubini e Eduard Čech Geometria proiettiva
differenziale (Padova, 1926) l'appendice Esposizione di alcuni
risultati di geometria proiettiva differenziale negli iperspazi. Una
caratteristica delle sue esposizioni scientifiche sta nella scelta di
accompagnare ogni procedimento e ogni risultato analitico con una chiara
interpretazione di tipo geometrico, utile a illuminare sia il problema
che la soluzione.
Dal 1948 fu socio dell'Accademia dei Lincei, di quella delle Scienze di
Torino, dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, e di altre accademie
e società sia italiane che estere. Fu presidente dell'UMI dal 1958 al
1960 e a Torino fu direttore dell'Istituto di Geometria, della Biblioteca
speciale di Matematica e della rivista Rendiconti del Seminario Matematico
dell'Università e del Politecnico. Dal Ministero della Pubblica Istruzione
ebbe la medaglia d'oro dei Benemeriti della Scuola e della Cultura.
Fonti bibliografiche
A. Terracini, Ricordi di un matematico. Un sessantennio di vita universitaria, Roma, Cremonese, 1968; G. Tanturri, Alessandro Terracini, FSTD, pp. 579-584.
A. Terracini, Selecta, Roma, Cremonese, 2 voll. 1968.