Giorgio Vittorio Spezia
(mineralista, 1842-1911)
Nacque
a Piedimulera (VB) il 7.6.1842 e morì a Torino il 10.11.1911.
Compì
gli studi secondari a Novara e nel 1860 lasciò lo studio per arruolarsi
come garibaldino nella spedizione in Sicilia. Si iscrisse poi all'Università
di Pavia, ma si laureò a Torino nel 1867 in Ingegneria presso la Regia
Scuola di Applicazione per ingegneri, con la tesi Sulla
ventilazione delle miniere, pubblicata in quello stesso anno. Dal
1867 al 1870 frequentò l'Istituto di Mineralogia della Scuola di Applicazione,
dove iniziò gli studi di cristallografia. L'anno successivo si recò in
Germania per seguire corsi di specializzazione a Gottinga e a Berlino.
Tornato a Torino, nel 1873, iniziò la carriera universitaria come assistente
alle cattedre di Mineralogia e di Geologia sia presso la Scuola di Applicazione
sia alla Facoltà di Scienze. Nel 1874 ottenne l'incarico dei due insegnamenti
presso l'Università; nel 1878 vinse il concorso per la cattedra di Mineralogia
e assunse contemporaneamente la carica di direttore dell'Istituto di Mineralogia
e del Museo Mineralogico della Regia Università di Torino. Mantenne queste
cariche fino alla morte.
Ebbe
interessi molteplici: museografia, cristallografia, geomorfologia, mineralogia,
geochimica, petrografia e geologia. Pubblicò una quarantina di lavori
ricchi di felici intuizioni che rivelano una grande attenzione alla sperimentazione.
Abilissimo sperimentatore, capace anche di costruire strumenti molto ingegnosi,
riuscì a ottenere, per primo al mondo, la crescita del quarzo artificiale
per via idrotermale su germi cristallini naturali. Si trattò di un notevole
risultato ed è sul modello delle sue apparecchiature che vengono costruite
quelle oggi in uso.
Fu socio di numerose Accademie ed Enti scientifici nazionali
e internazionali tra i quali la Società Imperiale di Mineralogia di Mosca,
l'Accademia dei Lincei, quella delle Scienze di Torino, la Società Geologica
Italiana, la Società dei XL e la Regia Accademia di Agricoltura di Torino.
Nel 1899 fu relatore scientifico della spedizione italiana al Polo Nord
sulla nave "Stella Polare", comandata dal Duca degli Abruzzi. Fu anche
presidente nazionale del Club Alpino Italiano nel 1875.
Fonti bibliografiche
C. Trossarelli, Giorgio Spezia, FSTD, pp. 689-692.